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La Galleria Artesilva riapre la stagione espositiva con una personale dedicata all’artista sassone Christiane Beer.
Formatasi presso la classe di scultura del maestro Giuseppe Spagnulo, si appassiona fin da subito alla forma geometrica pura, lineare, pulita, precisa che diventerà il tratto distintivo del suo lavoro. Le opere – pensate e realizzate appositamente per la mostra -, composte da più lastre o travi l’una vicina all’altra, conciliano i binomi di verticalità e orizzontalità, staticità e ritmo, rettangolare e quadrato, pieno e vuoto.
A dominare la scena, oltre alla forma, è anche la materia: alluminio e cemento. Se il primo ha una certa familiarità con il mondo dell’arte, il secondo è invece piuttosto inesperto. Materiali difficili da plasmare, freddi, muti: eppure la Beer li lavora donando loro grazia, femminilità, leggerezza che enfatizza in alcuni casi con una nota di colore bianco, spezzando così la monocromia del grigio che li caratterizza naturalmente. Una scelta, quella del colore bianco, perfettamente coerente con l’idea di purezza della forma.
Se le sue opere nascono con lo scopo di integrarsi con lo spazio in cui sono ospitate, così è l’intento di questa mostra, pensata come un vero e proprio percorso tra le sculture. Disposte sia a parete che poggiate a terra, esse vogliono creare nel fruitore l’effetto di una vera e propria ‘passeggiata nell’arte’, suggerendo così l’idea di un grande ecosistema in cui tutto è in equilibrio e convive perfettamente.