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Biografia
Fausta Squatriti, nata a Milano nel 1941, è attiva dagli anni ’60 negli ambiti di pittura, scultura, narrativa, poesia e critica d’arte.
Dopo il diploma all’Accademia di Brera di Milano nel 1960, Squatriti tiene la sua prima personale alla Galleria del Disegno di Milano, e nel 1964 vince il Premio San Fedele, all’epoca il più prestigioso riconoscimento italiano per i giovani artisti, raramente assegnato a una donna. Nel 1968 il mercante d’arte svedese Pierre Lundholm, si interessa alla sua ricerca, e la espone nella sua galleria di Stoccolma, punto di partenza per la carriera internazionale dell’artista. Questa si sviluppa inizialmente fra gli Stati Uniti (Kozmopolitan Gallery, New York), Israele (Mabat Art Gallery, Tel Aviv), e il Sudamerica (due le personali a Caracas, nelle gallerie Estudio Actual e Artecontacto, e personali al Museo di Arte Contemporanea “Jesus Soto” di Ciudad Bolivar, e alla Jack Mizrachi Gallery di Città del Messico). Un altro incontro cruciale è quello con il gallerista Alexander Iolas, uno dei più importanti mercanti d’arte degli anni Settanta, che espone il lavoro di Squatriti nella sua galleria di Ginevra e la coinvolge anche in qualità di art director, facendole realizzare cataloghi, libri e manifesti per gli artisti che espone nelle sue gallerie di Parigi, New York, Milano, Ginevra, Roma, Madrid e Atene.
A Milano nel 1979 Squatriti espone in una personale alla Galleria del Naviglio, e nel 1980, sempre a Milano, allo Studio Marconi, le sculture di ferro nero, di grandi dimensioni, che saranno apprezzate anche da Denise Renè, che nell’82 le espone in una personale a Parigi, e in alcune mostre di tendenza.
Esperta di editoria d’arte, grafica, e multipli, Squatriti ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Carrara, Venezia e Milano, ed è stata due volte visiting professor alla University at Manoa di Honolulu, U.S.A e all’Académie des Beaux-Arts di Mons. Ha tenuto conferenze sul proprio lavoro e su altri argomenti a Honolulu, Tel Aviv, Haifa e Parigi, oltre che in Italia.
All’attività come artista, editore e docente si aggiunge, a partire dal 1986, quella di saggista. In quell’anno è una dei tre curatori di ”Arte e scienza: colore” alla Biennale di Venezia, con saggi pubblicati in catalogo.
Attiva come editore di edizioni numerate e multipli, dal 1964 al 1974 pubblica, in collaborazione con Sergio Tosi, grandi maestri e artisti allora emergenti sulla scena internazionale, fra i quali Lucio Fontana, Man Ray, Jean Tinguely, Niki de Saint Phalle, Cy Twombly, Louise Nevelson, Martial Raysse. Dal 1980 riprende questa attività editoriale a proprio nome, realizzando nell’arco di dieci anni la sua più impegnativa edizione, il portfolio ”Exacta”, dedicato a 27 protagonisti della ricerca costruttivista internazionale. In quel periodo realizza edizioni numerate anche con Anni Albers, Man Ray, Pavel Mansouroff, Arman, Niki de Saint Phalle. Fra gli anni ’70 e ‘80 partecipa a numerose Biennali internazionali di grafica, vincendo due premi alla International Print Biennial di San Francisco.
Dopo un iniziale interesse per la pittura e il disegno, negli anni fra il ’65 e il ’74 Squatriti si dedica alla scultura, esplora la severità delle forme geometriche e la loro contaminazione con alcuni elementi altri, laccati con colori realizzati con tecnica industriale, forme parassitarie che si aggrappano e sovrappongono alla forma pura mettendola in crisi, con ironia. Dagli anni ’70 elimina il colore, per lavorare sul monocromo, e su forme geometriche divise in modo tale da attribuire al vuoto una grande importanza. La sua ricerca verte per un decennio attorno alla geometria espressa in sculture di ferro e acciaio sulle linee guida, interpretate in modo personale, della tendenza astratto-geometrica. Con la metà degli anni ’80 l’artista imprime al suo percorso creativo una svolta decisa, all’insegna di un’intima coerenza di pensiero e contenuto; si avvale di un linguaggio che necessita della superficie e del volume, l’uno intrinsecamente legato all’altro in una ineccepibile quanto nascosta logica progettuale. La ricerca procede verso una triade tra foto, geometria e oggetti prelevati dal reale. L’obiettivo è quello di proporre una riflessione laica, ma al tempo stesso emotivamente partecipata e pervasa di pietas, sul male e sul tragico che permeano tutte le forme di vita, attraverso messinscene dolenti ma sempre essenziali. Il lavoro degli ultimi due decenni elabora, con un lessico del tutto personale, molte delle esperienze e delle istanze delle avanguardie del ‘900, per ragionare e interrogarsi sul senso ultimo dell’esistente, sulla morte, il dolore, sulle contraddizioni della civiltà dell’Occidente e del mondo contemporaneo.
Dalla fine degli anni ’80 ad oggi, Squatriti è presente sulla scena internazionale con personali e collettive presso gallerie e istituzioni museali di prestigio in Europa. Nel 1997 realizza una “Via crucis” di grandissime dimensioni, esposta a Bergamo, nell’Ex Teatro Sociale. Il Museum am Ostwall di Dortmund le dedica un’antologica a cura di Ingo Bartsch. “Ecce homo” è invece la retrospettiva a lei dedicata dal Moscow Museum of Modern Art di Mosca, nel 2009. In Russia espone ripetutamente i propri libri d’artista, mentre in Italia le personali recenti e più significative si tengono nel 2001, alla Fondazione Mudima, Milano, nel 2012 presso Assab One, Milano, nel 2014 presso la Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, e presso Weber&Weber, Torino. Nel 2016 partecipa alla mostra “La sfida di Aracne” presso la Nuova Galleria Morone, Milano, e partecipa alla mostra “Sotto un altro cielo”, Centro San Fedele, Milano.
Nel 2009 una sua scultura è esposta nella mostra “Elles@centrepompidou”, Parigi, e nel 2015 una sua scultura è esposta nella sala dell’arte italiana degli anni ’60, al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris.
Nel 2017 la città di Milano dedica a Fausta Squatriti dedica la grande mostra, Se il Mondo fosse quadro saprei dove andare, a cura di Elisabetta Longari e sviluppata in tre sedi: Triennale di Milano, Gallerie d’Italia e Nuova Galleri Morone. Espone, nel 2018 gli ultimissimi lavori alla galleria Rompone di Colonia riuniti sotto il titolo A cuore aperto.
Mostre
1960
Galleria del Disegno, Milano
1964
Galleria dell’Indiano, Milano
Biblioteca Civica Palazzo Sormani, Milano
1968
Galerie Pierre Lundholm, Stockholm
1969
Kozmopolitan Gallery, New York
1970
Mabat Art Gallery, Tel Aviv
Estudio Actual, Caracas
1972
Galerie Alexandre Iolas, Genève
Galleria Paolo Barozzi, Venezia
1973
Galleria Rinaldo Rotta, Genova
1975
Arte contacto, Caracas
Museo de Arte Contemporaneo “Jesus Soto”, Ciudad Bolivar
1976
Studio La città, Verona
1978
Galleria La Polena, Genova
1979
Galleria del Naviglio, Milano
1980
Centro Iniziative Culturali Concordia 7, Pordenone
Studio Marconi, Milano
Atelier Gabrielle Belgeonne, Gerpinnes
1981
Palazzo dei Diamanti, Ferrara
1982
Galerie Denise René, Paris
1983
Istituto Italiano di Cultura, Zagabria
Studentski Kulturni Centar, Beograd
Centar za Kulturu, Rijeka
Mala Galerija, Ljubljana
Likovnich Umjetnosti, Osijek
1987
Galerie Karin Fesel, Düsseldorf
1988
The Art Building Commons Gallery, Honolulu
1989
Studio D’Ars, Milano
1990
Museo Alternativo, Lido di Spina (Ferrara)
1992
Galleria Santo Ficara, Firenze
1995
The Art Building Commons Gallery, Honolulu
Galleria Bianca Pilat, Milano
1997
Galerie Karin Fesel, Düsseldorf
2001
”I percorsi della ragione – Fino all’ultimo sangue”, Fondazione Mudima, Milano
2009
”Ecce homo”, Moscow Museum of Modern Art, Mosca
2011
”Ascolta il tuo cuore, città”, Fondazione Calderara, Vacciago (Novara)
”Ascolta il tuo cuore, città”, Assab One, Milano
2012
”Conosci te stesso”, Galleria d’Arte Moderna “Paolo e Adele Giannoni”, Novara
2013
”Biblioteca visiva”, Villa Cernigliaro, Sordevolo (Biella)
2014
”Dal segno al progetto – Opere su carta (1957-2013) ”, Biblioteca dell’Accademia di Brera, Milano
”Ricordare per essere liberi”, ex carceri Le Nuove, Torino
”Libro aperto – I libri d’artista di Fausta Squatriti, 1964-2014”, Biblioteca comunale di Como
2014/2015
”Memento mori”, galleria Weber&Weber, Torino
2017
”Se il mondo fosse quadro saprei dove andare”, Triennale di Milano, Gallerie d’Italia e Nuova Galleria Morone
2018
”A cuore aperto”, Galleria Rompone, Köln