La galleria artesilva ospita a partire dal 13 ottobre una mostra dedicata alle opere recenti del pittore Giuliano Dal Molin (Vicenza 1960). Si tratta di dipinti, la cui tavolozza fredda, è quella della grande tradizione della pittura italiana.
I lavori in mostra sono assemblage: i singoli pezzi non nascono in maniera autonoma. In mostra sono anche una serie di carte in cui il colore che noi vediamo è solo la traccia di quanto si è depositato sul supporto.
La sua ricerca è un cammino verso l’essenza delle cose, come scritto in catalogo da Angela Madesani. Determinante per tutto il suo lavoro, e qui non di meno, è il rapporto con lo spazio, in tal senso va letta la cura per l’allestimento, in una regia precisa, ordinata. Importante è la sua riflessione sul senso dell’architettura che qui emerge dai quadri esposti in mostra.
L’atmosfera d’insieme della rassegna è meditativa, silente, per taluni versi spirituale. Nelle opere di Dal Molin è una sorta di pulizia formale che corrisponde a un’aspirazione continua a una pulizia mentale, a una sorta di ordine per giungere alla purezza della luce.
Catalogo a cura di Angela Madesani.