‘LA MIA CARTA’
La carta bisogna amarla. Bisogna amarla per capirla, altrimenti è meglio usare: tela, legno, gesso, plexiglas, alluminio ecc….
La carta ha in se molte sorprese; non è solo questione di grana grossa o fine, liscia o ruvida, ma è soprattutto la sua capacità di risposta all’acquarello, alla matita, al pastello. Sono innumerevoli i tipi di carta che si possono usare ed innumerevoli gli effetti che si possono ottenere. Sapere scegliere il tipo di carta giusta significa avvicinarsi al risultato desiderato. E’ fragile la carta e va lavorata in trasparenza e delicatamente.
Risponde al tuo modo di agire… la carta è femmina.
La superficie con la sua trama deve essere sempre visibile attraverso la stesura del colore perché è essa stessa partecipe della pittura con la sua morbidezza e la sua tissularità.
Riccardo Guarneri
Firenze, ottobre 2007
Breve biografia:
Nato nel 1933 a Firenze, dove tuttora vive e lavora, Riccardo Guarneri ha iniziato a dipingere nel 1953 ed ha tenuto la sua prima mostra personale a L’Aia, nel 1960.
Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1966, alla Biennale di Parigi del 1967 nella sezione “Nuove Proposte”, alla Quadriennale di Roma del 1973. Ha ricevuto numerosi premi (Michetti, Silvestro Lega, Fiorino, Termoli, Acireale, Praga, Jhlava, Fiesole, Taranto, Capo d’Orlando, Firenze, ecc.).
Ha insegnato pittura presso le Accademie di Belle Arti di Carrara, Bari, Venezia, Firenze. Sue opere si trovano in vari musei d’arte moderna e contemporanea sia italiani (Firenze, Torino, Livorno, Pisa, Cagliari, Taranto, Lissone, Capo d’Orlando, Sarzana, San Gimignano, Parma, Genova, Conegliano Veneto, Venezia) che stranieri (Münster, Düsseldorf, New York – Guggenheim).
Nel 2000 ha realizzato il progetto per un mosaico di 24 mq. che si trova nella stazione “Lucio Sestio” della metropolitana di Roma.